Il giudiziario at the bar of politics. La countermajoritarian difficulty nello scontro politico-giuridico sul “muslim ban” del Presidente Trump: una riflessione
L’annosa ed estremamente controversa questione della legittimità democratica della funzione del controllo di costituzionalità (judicial review) nelle mani del potere giudiziario (federale) e al suo vertice della Corte Suprema degli Stati Uniti d’America viene analizzata alla luce delle vicende legate all’adozione dell’executive order del Presidente Trump in materia di immigrazione (“Protecting the Nation from foreign terrorist entry into the United States”, ribattezzato dai media “Muslim ban”e modificato due volte) che ha ingenerato accese polemiche nell’opinione pubblica e numerosi ricorsi al circuito giudiziario. Nella dinamica plurale e multilivello dei poteri statunitensi si innesca quel particolare cortocircuito rappresentato dalla giustizia costituzionale la quale consente, di fatto, di giungere ad identificare la volontà del popolo o costituente, solennemente impressa nella Costituzione, nella volontà del potere giudiziario e soprattutto della Corte Suprema, che di quella volontà si fa interprete e garante inappellabile attraverso il controllo dei poteri costituiti, rappresentanti della volontà popolare. La contemporanea e contraddittoria incompatibilità/necessità della judicial review accanto al principio democratico-costituzionale verrà osservata all’interno del recente scontro, ad un tempo giuridico-legale e politico, sui decreti esecutivi adottati dal Presidente Trump in tema di chiusura delle frontiere a determinate categorie di individui per ragioni di sicurezza nazionale. Emergeranno, attualizzati, tutti i temi caldi del dibattito sulla countermajoritarian difficulty, ci si interrogherà sul ruolo ermeneutico e di protezione della Costituzione esercitato dal giudiziario federale e se e a quali condizioni l’operato dalla Corte Suprema possa rappresentare un elemento imprescindibile e positivo, nonostante la lamentata carenza in termini di rappresentatività e responsabilità democratica, di equilibrio sistemico e democratico.