Gabriele Pepe, Principi generali dell’ordinamento comunitario e attività amministrativa, Eurilink, Roma, 2012.

Nel volume che si intende brevemente recensire, l’Autore, mediante un’analisi acuta e adeguatamente documentata, affronta le problematiche concernenti l’impatto della normativa comunitaria sul sistema amministrativo dell’ordinamento italiano.

Il volume di Pepe, diviso in due macroaree – una prima parte dedicata ai “principi generali dell’ordinamento comunitario nel contesto europeo” ed una seconda parte sulla “infiltrazione dei principi comunitari nella realtà amministrativa” – ha il pregio di affrontare i profili problematici che scaturiscono dal suddetto impatto utilizzando, come auspicato nelle premesse sul metodo di indagine, un approccio “teorico e pratico, attuale e storico”, partendo dal presupposto che la storia del diritto rappresenta la coscienza critica del giurista di diritto positivo.

Siffatto approccio, di non agevole attuazione, appare essere stato pienamente raggiunto dall’A. il quale padroneggia la materia proposta in tutti i suoi ambiti, muovendosi con sicurezza nell’analisi delle fonti di derivazione comunitaria e della penetrazione di esse nel sistema giuridico italiano, con peculiare riferimento sia al procedimento amministrativo sia al processo amministrativo, quest’ultimo nella nuova veste assunta con l’istituzione del recente codice.

L’Autore sembra essere riuscito a cogliere compiutamente la rilevanza ricoperta dall’integrazione tra i principi espressi dai singoli Stati e quelli di derivazione comunitaria, evidenziando l’essenziale opera interpretativa effettuata dalla Corte di Giustizia dell’Unione Europea nel campo del diritto pubblico, e del diritto amministrativo in particolare, conducendo il lettore nel cuore dei problemi inerenti il completamento reciproco dei sistemi giuridici che da essa derivano.