Ancora sulla Dichiarazione dei diritti di Internet. Riflessioni sparse in tema di anonimato

Qualche considerazione in generale sullo strumento utilizzato e sulla efficacia che tale strumento ha e può anche avere in futuro. A questo proposito, la questione ci sembra non sia se, come pure è stato scritto, ci troviamo davanti a un esempio di soft law o di hard law. Riteniamo, infatti, che in questo caso non si tratti di law, e per la verità nemmeno di bill; in altri termini non siamo di fronte a un testo normativo da poter inserire in un punto qualunque nel sistema delle fonti e nemmeno…

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Non i diritti in Internet, ma Internet nei diritti

Parto dalla domanda che molti si son posti leggendo la bozza presentata dalla Commissione: quale lacuna dovrebbe esser colmata nei nostri ordinamenti nazionali o fin anche in una cornice sovranazionale dalla Dichiarazione dei Diritti in Internet?   Un possibile equivoco Per risponder alla domanda è opportuno sciogliere un primo possibile equivoco. Dalla lettura del preambolo sembra emergere una sovrapposizione di due diversi beni giuridici oggetto della Dichiarazione. Da un lato Internet è…

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Dichiarazione dei diritti in Internet: cuius regio eius religio?

La Dichiarazione dei diritti in Internet attualmente oggetto di consultazione pubblica ha un grande potenziale. Tuttavia, la questione che sembra ad oggi irrisolta – o forse ignorata – è la definizione del sistema giuridico che si presterà ad accoglierla e, conseguentemente, dell’entità che se ne farà garante, allorché la versione finale sarà approvata. Un’ambizione condivisibile La Dichiarazione si prefigge un obbiettivo non poco ambizioso: conferire “fondamento costituzionale” ai diritti…

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Il tentativo secessionista “all’italiana” e la semi-indifferenza della politica nazionale

Ciò che altrove, in Europa, è considerata una questione che tocca le fondamenta del patto costituzionale nazionale, dello stare insieme, l’indipendenza tramite secessione di una regione da uno Stato sovrano (v. D. Haljan, Constitutionalising Secession, Oxford and Portland/OR, Hart Publishing, 2014,spec. pp. 50-52), in Italia è materia che non suscita neppure la benché minima discussione pubblica, aldilà delle sedi accademiche e giurisdizionali. Quasi che, degradando il problema costituzionale…

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Il consenso del migrante irregolare non ne legittima il trattenimento insieme a detenuti comuni

La sentenza pronunciata dalla Corte di Giustizia Europea in data 17 luglio 2014 sulla causa C-474/13 concerne la controversia instaurata da Thi Ly Pham, cittadina vietnamita, contro lo Stadt Schweinfurt, Amt fur Meldewesen und Statistik (Ufficio per le notifiche di residenza e statistica della città di Schweinfurt) ed ha come punto focale l’interpretazione dell’art. 16, paragrafo 1, della Direttiva 115/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio, recante norme e procedure comuni applicabili…

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La Consulta sulla Robin Hood Tax. Un caso di mutazione genetica dei vincoli di bilancio nazionali e sovranazionali?

SOMMARIO: 1. La Robin Hood Tax; 2. La decisione della Corte; 3. La delimitazione degli effetti della pronuncia nel tempo; 3.1. Eterogenesi dei fini del principio del pareggio di bilancio; 3.2. La contraddittorietà della motivazione; 4. Conclusioni 1. Lo scorso 9 febbraio la Corte Costituzionale, con una pronuncia molto attesa, ha finalmente sciolto il nodo relativo alla legittimità costituzionale della c.d. Robin Hood Tax. La questione, giunta all’attenzione della Consulta a seguito…

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Il rapporto tra bicameralismo e Regioni ridefinito dal controllo di sussidiarietà. Spunti dal diritto comparato e riflessioni sulla riforma costituzionale in itinere

Sommario: 1. Introduzione: il controllo di sussidiarietà come strumento di ridefinizione dei rapporti tra livelli di governo negli Stati membri? – 2. L’attuazione del controllo di sussidiarietà in Italia, in particolare da parte del Senato e dei Consigli regionali – 3. Le iniziative assunte dal Senato nel 2014 per rafforzare la cooperazione con i Consigli regionali negli affari europei – 4. La riforma costituzionale e la dimensione europea del Senato – 5. La riforma costituzionale e il…

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La sentenza della Corte suprema USA Holt v. Hobbs: l’esenzione cresce con la barba del condannato

Lo scorso 20 gennaio la storia della libertà religiosa negli Stati Uniti haregistrato un'altra importante tappa nella ormai ventennale disputa tra potere legislativo ed esecutivo, da un lato, e potere giudiziario, dall'altro. È in atto una evoluzione del modello di religious freedom, i cui contorni sono ancora in via di definizione, ma che senza dubbio passa attraverso la scelta del Congresso di codificare legislativamente il diritto di libertà religiosa in due leggi federali, da più parti…

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Rodríguez Vera y otros vs. Colombia: critica a una ‘sentenza-modello’ della Corte Interamericana dei diritti dell’uomo

Con la recente sentenza Rodríguez Vera y otros (desaparecidos del Palacio de Justicia) vs. Colombia del 14 novembre 2014, la Corte interamericana dei diritti umani (Corte IDU) si è pronunciata con riferimento ad una questione piuttosto delicata, non solo per lo Stato coinvolto, in considerazione della sua situazione storica, politica e sociale, ma specialmente per la rilevanza della questione della desaparición forzadas de personas nell’intero contesto latinoamericano. Nonostante la sua…

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Le corti europee tra dialogo e negoziato. Riflessioni a partire da due recenti documenti della Corte di giustizia dell’Unione europea su OMT e adesione alla CEDU.

La questione democratica occupa ormai, giustamente, una parte sempre più importante del dibattito sulle istituzioni europee. Sarebbe tuttavia un errore imperdonabile quello di ridurre una questione così complessa ad uno schema ad una sola variabile, come se si potesse raggiungere un ipotetico livello ottimale di democraticità delle istituzioni europee unicamente in funzione della porzione di sovranità mantenuta dagli Stati nazionali (o, di converso, trasferita al livello sovranazionale). Si…

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