La Catalogna tra secessione e Costituzione

La questione ‘che cos’è un popolo?’ ha messo a dura prova studiosi di ogni genere. Giuristi, filosofi, sociologi, antropologi, storici ed altri ancora hanno cercato, infruttuosamente, di dare sostanza ad un concetto, quello di ‘popolo’, fin troppo fumoso. Comunque la si voglia affrontare, quella del popolo rimane una questione magmatica e tuttora in grado di scaldare gli animi dentro e fuori gli ambienti accademici. Sul piano politico-giuridico, la questione del ‘popolo’ e dei suoi diritti è…

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La democrazia “Apartheid”

Alcuni commenti sul recente accordo parigino in tema di “controllo” dei flussi migratori dall’Africa e sul “Codice di condotta” italiano per le ONG che operano nel Mediterraneo hanno evocato categorie e ricostruzioni di Carl Schmitt nel “Nomos della terra” (cfr., tra gli altri, A. Rauti, Il Codice di condotta per le ONG tra “terra e mare”, in www.lacostituzione.info, 16/8/2017; F. Tedesco, I migranti, l’Europa e le nuove linee di amicizia, in www.ilfattoquotidiano.it, 4/9/2017). Si tratta di…

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Comparación e interdisciplinariedad en los estudios sobre los procesos de secesión. Consideraciones a partir de Gennaro Ferraiuolo, Costituzione, Federalismo, Secessione. Un itinerario, Editoriale Scientifica, 2016

Los estudios jurídicos sobre los procesos secesionistas constituyen tradicionalmente un terreno  resbaladizo para los juristas y pueden resultar infructuosos para aquellos que los abordan en una perspectiva puramente normativa. De los desafíos que el análisis de la secesión plantea para los juristas resulta particularmente consciente Gennaro Ferraiuolo en el libro que aquí analizamos. Por cierto, el autor ya era conocido por otros trabajos en esta área, entre los cuales destaca la coedición de…

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La natura e i suoi diritti: prime notazioni in ambito civilistico

Chi studia le materie giuridiche sa bene che l’essere umano vivente è il necessario punto di riferimento degli effetti delle istituzioni; sa che l’uomo assume la funzione di soggetto ovvio di qualunque costruzione normativa. Lo studioso ricorda volentieri un passaggio di Ihering: senza il diritto l’uomo decade al livello animale, questione che d’altronde, risulta ovvia se si pensa, come spesso si ribadisce, che il diritto è una questione di esseri umani e che appare laddove costoro si…

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La crisi dell’indipendenza del giudice nelle vicende polacche, ungheresi e rumene.

La Polonia ha parlato. Forte e chiaro. In un Paese in cui la voce della piazza conta ancora qualcosa e non esita a farsi sentire, il popolo, prima che il suo Presidente, ha posto il veto a una riforma dell’ordinamento giudiziario che avrebbe cambiato i connotati dello Stato di diritto democratico polacco. Martedì scorso, infine, il Presidente Andrzej Duda ha esercitato il potere di veto nei confronti di due delle tre leggi sull’ordinamento giudiziario recentemente approvate dal Parlamento…

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Quaeta non movere? Recensione a “Le opinioni dissenzienti dei giudici costituzionali. Uno studio comparativo” di Alessandra Di Martino, Jovene editore, Napoli, 2016

La dottrina comparativa si nutre di analisi settoriali di singoli istituti e di macrocomparazioni in cui teoria costituzionale e storia della cultura giuridica convergono. Il lavoro di Alessandra Di Martino riesce nel mirabile intento di muoversi su tutti e due i piani: prendendo come spunto la presenza o l’assenza dell’istituto delle opinioni dissenzienti in diversi ordinamenti giuridici, restituisce un mosaico della storia di varie culture giuridiche e delle immagini del giudice da esse…

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Il “diritto alla speranza” è l’ultimo a morire? L’art. 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo nella giurisprudenza della Grande Chambre, da Vinter and others v. United Kingdom a Hutchinson v. United Kingdom

Il 17 gennaio 2017 la Grande Chambre ha rigettato il ricorso n. 57592/08, Hutchinson v. United Kingdom, proposto da un condannato all’ergastolo, che lamentava, in relazione alla pena comminatagli, la violazione dell’art. 3 della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Pur con tre dissenting opinions, i giudici di Strasburgo dichiaravano l’insussistenza dell’inosservanza del divieto di trattamenti degradanti e inumani, ribaltando così i principi stabiliti nel caso Vinter and others v. United…

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Ragionando sul volume di Marco Benvenuti Libertà senza liberazione. Per una critica della ragione costituzionale europea (Editoriale scientifica, Napoli 2016)

Con l’appannarsi di quella legittimazione costruita sulla base dei risultati conseguiti, è tornata al centro dell’attenzione la ricerca di una teoria della legittimazione democratica delle politiche dell’Unione europea. Il peculiare modello di sviluppo finora intrapreso, tuttavia, lungi dall’essere assiologicamente neutrale, sembra aver lasciato una traccia molto forte. Proprio le strade finora seguite, infatti, paiono aver favorito un progressivo irrigidimento del rapporto tra responsiveness e…

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Il Travel Ban è (solo in parte) applicabile: la Corte Suprema apre spiragli di costituzionalità per l’executive order del Presidente Trump

Il 26 giugno scorso, nella causa Trump v. International Refugee Assistance Project (582 U.S. _ 2017), la Corte Suprema degli Stati Uniti ha scritto l’ennesimo, e non definitivo, capitolo sulla vicenda del c.d. Travel Ban varato dall’amministrazione Trump per la prima volta nel mese di gennaio, immediatamente impugnato in diverse sedi giudiziarie (per maggiori dettagli sulle vicende giudiziarie che hanno investito l’executive order, anche nella sua prima versione, v., in questo blog, D. de…

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Tendenze del semipresidenzialismo francese alla luce del discorso di Macron a Versailles

L’8 gennaio 1790, nove mesi dopo il suo insediamento come Presidente, George Washington, in ottemperanza all’art. 2, sez. III della Costituzione degli Stati Uniti, indirizzava al Congresso in seduta comune il suo primo messaggio annuale.  In realtà, quello che poi, grazie alla fortunata espressione di Roosevelt, sarebbe divenuto il discorso sullo stato dell’Unione, aveva radici ben più antiche, risalenti alle monarchie medioevali. Da un’epoca in cui il Sovrano convocava il Parlamento per…

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