Tito Forcellese
Leggendo "Giuseppe Dossetti. Un innovatore nella Democrazia cristiana del dopoguerra", di Fernando Bruno
“Dossetti aveva ragione”. Così potrebbe intitolarsi il corposo volume di Fernando Bruno, “Giuseppe Dossetti. Un innovatore nella Democrazia cristiana del dopoguerra”. Nella quarta di copertina appare significativamente la chiosa, “Un’altra Democrazia cristiana era possibile. Aveva le fattezze di Giuseppe Dossetti”. Questo contributo su Dossetti si aggiunge a una vasta bibliografia, costruita, soprattutto, da suoi allievi o dagli studiosi della scuola di Bologna (Pombeni, Trotta, Melloni, Galavotti, per citare i più importanti).
Il tentativo di Bruno è indubbiamente suggestivo e un po’ ardito. Suggestivo perché ha il merito di dichiarare senza infingimenti una ipotesi, per larghi tratti assertiva, sulla rilevanza del pensiero e dell’azione politica di Dossetti. D’altra parte però, si espone al rischio di privilegiare una lettura storica retrospettiva che, per dimostrare il “disastro” politico conseguente alla mancata affermazione (?) del pensiero e dell’impostazione di Dossetti all’interno della Dc, si rivela, in alcuni tratti, un po’ selettiva e sembra volgersi verso quella tendenza culturale che privilegia la storia delle realizzazioni mancate o non avvenute.
13 Aprile 2015