Stefano Agosta
Tra dimensione fattuale e suggestioni sopranazionali: il giudice al cospetto del biodiritto (spunti di riflessione a margine di un recente libro)
Sommario: 1. Un rinnovato sguardo su orizzonti antichi: la (dis)parità delle armi iurisdictio e legislatio.– 2. (Segue): i dubbi circa l’effettiva adeguatezza del giudice al cospetto delle drammatiche vicende che non di rado il biodiritto brutalmente impone (… e la scomposta reazione della politica). – 3. Dall’asimmetria alla simmetria: per un’immagine non deformata e veritiera della moderna dialettica Parlamento/giudici nell’agone biogiuridico. – 4. Lineamenti di un possibile statuto del giudizio di merito nel biodiritto: nella sua componente soggettiva della neutralità e professionalità del magistrato. – 5. (Segue): ed in quella oggettiva della duplice connotazione, conoscitiva e partecipativa, del processo. – 6. La diversa, ma non meno sfaccettata e complessa, posizione della giurisdizione di legittimità nel biodiritto: per una metamorfosi della funzione nomofilattica alla luce degli esiti sopranazionali.
20 Marzo 2014