Minori stranieri non accompagnati e procedimento di accertamento dell’età. A proposito di due sentenze del Tribunal Supremo spagnolo

Le recenti sentenze del Tribunal Supremo spagnolo n. 452 e 453 del 2014 (decise il 24 giugno del 2014 e datate 23 e 24 di settembre dello stesso anno) costituiscono un importante spartiacque nella tutela dei diritti dei minori stranieri non accompagnati sottoposti al procedimento di accertamento della loro età. In base a queste due decisioni, il Tribunale Supremo ha affermato l’illegittimità dell’applicazione della procedura automatica di determinazione dell’età nei confronti di persone che hanno documenti identificativi del proprio paese d’origine dove risulta la minore età. Secondo i giudici supremi, la non affidabilità di questi documenti può essere determinata solamente a seguito di un giudizio di proporzionalità.

Il problema risolto nelle sentenze del Tribunal Supremo sorge all’inizio della procedura e cioè nel momento in cui si decide di avviare la procedura di determinazione dell’età. Nella pratica amministrativa e nell’interpretazione mantenuta fino ad oggi per il Ministerio Fiscal, sono state considerate come “non documentate” agli effetti dell’avvio della procedura non solo le persone senza documenti, ma anche quelle i cui documenti accreditativi della minorità fossero agli occhi dell’amministrazione poco affidabili.

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