Michele Carducci
Costituzionalismo e sopravvivenza umana*
*Intervento al Seminario pedagogico su "I diritti della terra", marzo 2014, presso l'Universidade Eduardo Mondlane di Maputo – Mozambico
Devi rispettare la terra, perché non ti è stata donata dai tuoi padri, ma ti è stata prestata dei tuoi figli - Proverbio Masai
Esiste un profilo del tema della legalità in generale (e costituzionale in particolare) ancora poco presente all'attenzione dell'opinione pubblica, come anche nei dibattiti giuridici e nella formazione delle giovani generazioni: è il tema del rapporto tra regole costituzionali e sopravvivenza umana.
La Costituzioni non parlano di sopravvivenza umana: possono parlare di diritti intergenerazionali, sviluppo, giustizia distributiva nel tempo e nello spazio. Se hanno richiamato la sopravvivenza, lo hanno fatto immaginando la guerra come unico strumento di distruzione dell'umanità e la pace come unica "garanzia" di sopravvivenza (si pensi, del resto, all'art. 11 della Costituzione italiana): una prospettiva, come acutamente colto da Carl Shmitt nel suo sempre attuale Nomos della terra, che spesso occulta il nesso storico tra guerra e accumulazione di risorse naturali, pace e scambio di risorse naturali (W. Bello, Le guerre del cibo, trad. it., Modena, Nuovi Mondi, 2009), regole costituzionali e proprietà delle risorse naturali (D. Schneiderman, Constitutionalizing Economic Globalization: Investments Rules and Democracy's Promise, Cambridge, Cambridge Univ. Press, 2008).
9 Maggio 2014