Laura Montanari
La saga Taricco a una svolta: in attesa della decisione della Corte Costituzionale
La sentenza con cui la Corte di Giustizia dell’Unione europea ha replicato all’ordinanza della Corte costituzionale italiana sul caso Taricco (C-42/17, M.A.S. e M.B.) è destinata ad assumere un rilievo centrale nei prossimi sviluppi dell’integrazione giurisdizionale europea. I contributi pubblicati nel Forum di discussione avviato dalla Rivista di diritti comparati riflettono sui principali nodi problematici di tale sentenza, anche in vista della prossima decisione della Corte costituzionale.
7 Marzo 2018
di Andrea Guazzarotti, Antonio Ruggeri, Giacinto della Cananea, Laura Montanari, Massimo Fichera, Nicola Lupo, Nicola Recchia, Omar Chessa, Pietro Faraguna, Vittorio Manes
Quali diritti per i cittadini europei: la complessa definizione dei contenuti della cittadinanza europea tra interventi della Corte di giustizia e ruolo dei giudici nazionali
1. In alcune recenti sentenze della Corte di giustizia è possibile cogliere la traccia di una rinnovata riflessione sul significato della cittadinanza europea, che – nonostante forse qualche troppo prudente battuta d’arresto – sembra destinata a riempire di significato l’affermazione formulata nella decisione Grzelczyk del 2001, e costantemente ripetuta nella giurisprudenza successiva, secondo cui «lo status di cittadino dell’Unione è destinato ad essere lo status fondamentale dei cittadini degli Stati membri» (sent. Corte giust., 20-9-2001, causa C-184/99, p.to 31, in Racc. I-6193).
Lasciando da parte la pur interessante decisione Rottmann del 2010 (sent. Corte giust., 2-3-2010 causa C-135/09, non ancora pubblicata nella Raccolta e reperibile nel sito della Corte all’indirizzo internet www.curia.europa.eu), che attiene ai limiti “europei” che incontrano gli Stati nella disciplina dell’attribuzione e della revoca della cittadinanza, il punto di partenza dell’analisi può essere costituito dalla decisione Zambrano dell’8 marzo 2011, causa C-34/09.
7 Giugno 2012