Ciro Sbailò
Riforme costituzionali in Italia: la posta in gioco. Dialogando con i giovani egiziani
Trascrizione rivista e integrata di due conferenze tenute da Ciro Sbailò, professore di Diritto pubblico comparato all’Unikore di Enna, all’Ambasciata della Repubblica araba d’Egitto - Ufficio culturale e Scientifico, via delle Terme di Traiano, 13, Roma, rispettivamente nei giorni 31 marzo 2014, con il titolo “A che punto sono le riforme costituzionali in Italia”, e 26 maggio 2014, con il titolo “La forma di governo in Italia: come era, come è, come (forse) sarà”. Le due conferenze rientrano nel programma delle iniziative per il Dialogo giuridico italo-egiziano promosse dal Direttore dell’Ufficio, prof. Abdelrazek Fawky Eid.
1. È difficile per un osservatore straniero non specializzato in questioni costituzionali comprendere quale sia, ora, in Italia, la posta in gioco, in materia di riforme di sistema. La discussione sul tema, infatti, assume spesso toni drammatici, al punto che si potrebbe legittimamente pensare che sia in gioco la stessa democrazia italiana. Si leggono, infatti, “manifesti” e “appelli” firmati da illustri giuristi, che mettono in guardia contro le derive autoritarie e invitano la pubblica opinione a vigilare contro lo stravolgimento della «più della Costituzione del mondo». È anche accaduto che il testo stesso della Costituzione sia stato impugnato come una specie di arma simbolica, in pubbliche manifestazioni, come se l’Italia si trovasse alla vigilia di un colpo di Stato, oppure che alcuni parlamentari siano saluti sui tetti del Parlamento, per «salvare la Costituzione». Ora, al di là di alcune spettacolari drammatizzazioni, spesso legate alle dinamiche dello scontro politico, si registra in Italia un certo conservatorismo costituzionale. Non che le riforme non si facciano: la nostra Carta è stata più volte aggiornata ed emendata. Ma è praticamente impossibile, in Italia, impostare un confronto politico sulle riforme costituzionali senza provocare grande agitazione nel mondo politico, sui media e nell’Accademia.
30 Giugno 2014
di Ciro Sbailò