Compiacimento della Commissione per l’accordo sull’iniziativa dei cittadini
Il testo del comunicato stampa sull’Accordo istituzionale in materia di inziativa legislativa dei cittadini (Bruxelles, 15 dicembre 2010)
La Commissione europea si compiace vivamente per l’accordo raggiunto oggi sull’iniziativa dei cittadini, un istituto che permette per la prima volta ai cittadini europei di proporre direttamente nuove leggi dell’UE. Grazie a questa novità introdotta dal trattato di Lisbona, almeno un milione di cittadini appartenenti ad almeno un quarto degli Stati membri potrà chiedere alla Commissione europea di presentare proposte legislative nei suoi settori di competenza. Le iniziative dovranno essere sostenute da comitati composti da minimo sette cittadini di almeno sette Stati membri diversi che avranno un anno di tempo per raccogliere le firme necessarie. Dopo di che la Commissione disporrà di tre mesi per esaminare l’iniziativa e decidere come agire. Su richiesta del Consiglio, la normativa sull’iniziativa dei cittadini entrerà in vigore solo un anno dopo la pubblicazione nella Gazzetta ufficiale: le prime iniziative potranno quindi essere presentate dai primi mesi del 2012.
“Sono veramente compiaciuto per la celerità con cui il Parlamento e il Consiglio siano riusciti a trovare un accordo sull’iniziativa dei cittadini” ha affermato Maroš Šefčovič, vicepresidente della Commissione europea e Commissario per le Relazioni interistituzionali e l’amministrazione. “L’iniziativa introduce nell’Unione una forma di democrazia partecipativa del tutto nuova. Si tratta di un grande passo avanti per la vita democratica dell’Unione e di un esempio concreto di come è possibile avvicinare l’Europa ai cittadini. L’iniziativa contribuirà al dibattito transnazionale su cosa
succede a Bruxelles e quindi, ci auguriamo, allo sviluppo di un vero spazio pubblico europeo.”.
Come viene esercitata l’iniziativaLe iniziative dovranno essere sottoscritte da almeno un milione di cittadini di minimo un quarto degli Stati membri. In ogni Stato membro, il numero minimo di firme necessarie sarà determinato moltiplicando per 750 il numero di deputati di quello Stato al Parlamento europeo. I firmatari devono avere l’età minima per votare alle elezioni per il Parlamento europeo. Le iniziative proposte saranno iscritte in un registro elettronico messo a disposizione dalla Commissione. La registrazione può essere rifiutata se l’iniziativa è in aperto contrasto con i valori fondamentali dell’UE o non rientra nell’ambito in cui la Commissione è competente a presentare proposte legislative. Una volta che la Commissione conferma la registrazione della proposta, gli organizzatori dispongono di un anno per raccogliere, su carta o online, le firme necessarie. Per facilitare e rendere sicura la raccolta delle firme online, la Commissione provvederà a definire standard tecnici e a adottare e mantenere un software “open source”, che verrà messo gratuitamente a disposizione.
Ruolo della CommissioneLe iniziative vengono presentate alla Commissione dopo la raccolta delle firme e la relativa verifica da parte degli Stati membri. La Commissione dispone quindi di tre mesi per esaminare la richiesta proveniente dai cittadini. Nel frattempo gli organizzatori vengono ricevuti dalla Commissione e hanno la possibilità di presentare l’iniziativa in un’audizione pubblica organizzata dal Parlamento europeo. La Commissione illustra quindi in un documento pubblico le conclusioni sull’iniziativa
e sulle eventuali azioni che intende adottare, motivando la sua decisione.
Garanzie
L’accordo mira a garantire che le procedure per avviare un’iniziativa dei cittadini siano semplici, di facile applicazione, a portata di tutti e non impongano alle autorità nazionali oneri amministrativi eccessivi. È fondamentale che questo nuovo istituto democratico sia credibile, garantisca pienamente la protezione dei dati e non si presti a abusi e frodi. Lungi dal mettere in discussione la prerogativa di iniziativa legislativa della Commissione, l’iniziativa dei cittadini costringe l’istituzione a prendere seriamente in considerazione le richieste sottoscritte da almeno un milione
di cittadini.
Per ulteriori informazioni si rimanda al sito Web dedicato all’iniziativa dei cittadini:
http://ec.europa.eu/dgs/secretariat_general/citizens_initiative/index_it.htm