Omofobia: un legislatore poco accorto

L’iter parlamentare del ddl in materia di omofobia ha assunto negli ultimi giorni aspetti sconcertanti, al di là dell’opinione che ciascuno abbia maturato sull’opportunità o meno del provvedimento.

La ciliegina sulla torta è il subemendamento approvato oggi in aula alla Camera, che esenta dall’applicazione delle aggravanti previste dalla legge Mancino le opinioni omofobe espresse nell’ambito di “organizzazioni che svolgono attività di natura politica, sindacale, culturale, sanitaria, di istruzione ovvero di religione o di culto, relative all’attuazione dei principi e dei valori di rilevanza costituzionale che connotano tali organizzazioni”.

Come è noto, il subemendamento è servito per garantire il patto politico tra pd e scelta civica, evitando che la norma venisse affossata, ma al contempo che potesse essere inibita la libertà di manifestazione del pensiero di associazioni di ispirazione religiosa.

Ora, è di tutta evidenza l’approssimazione della tecnica normativa e la follia del valore che essa vuole proteggere. Perché così si va verso un testo di legge che prevede l’applicazione dell’aggravante se l’opinione è espressa da un quivis de populo, mentre non la prevede se questa sarà espressa da un associato, un leader, un contrattualizzato, un aderente, un affiliato di un’associazione (sindacato, partito, chiesa, setta, … … … …). Al di là dell’ovvia considerazione politica che la gravità di queste opinioni sta proprio nella loro diffusione attraverso associazioni e gruppi organizzati che perseguono ideali discriminatori (ed a prescindere dall’opportunità che queste siano punite con lo strumento penalistico), è di tutta evidenza l’incostituzionalità della discriminazione tra opinioni espresse uti singuli ed opinioni espresse come associati, che è del tutto estranea dall’impianto liberale del nostro art. 21 Cost.. E con l’aggravante che di fronte al giudizio di costituzionalità sarà l’intera sanzione a cadere, vista l’impossibilità di estendere in via giurisprudenziale il trattamento penale più gravoso.

Veramente un bel colpo!

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